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Corriere delle Alpi

Cimiteri, ipotesi gestione privata

L’amministrazione comunale di Fonzaso sta valutando la possibilità per mancanza di personale.

Fonzaso pensa all'esternalizzazione dei cimiteri. Con l'organico del personale ridotto all'osso – sono solo quattro gli operai a disposizione - il Comune fa sempre più fatica ad occuparsi delle mansioni pubbliche, tra cui quella della gestione e della manutenzione dei due campisanti del capoluogo e di Arten, e pensa di chiamare in causa i privanti, in modo da togliere l'incombenza ai dipendenti municipali.

«Questa amministrazione intende ora valutare la possibilità di esternalizzare, anche per esigenze straordinarie o temporanee, tutti o parte dei servizi cimiteriali mediante affidamento a terzi e ciò, tenuto conto del fatto che attraverso l’attuale dotazione organica dell’ufficio tecnico comunale risulta particolarmente difficoltoso far fronte in modo adeguato ai vari e numerosi servizi a cui l’ufficio medesimo è preposto». Così recita la delibera di giunta con cui il nuovo esecutivo Pellizzari ha approvato la deroga all'incompatibilità tra la gestione dei cimiteri e le attività relative ai servizi funebri. Una mossa preliminare.

«Nel contesto economico», si spiega nel documento, «il mantenimento dell'incompatibilità tra le attività di cui si tratta potrebbe anche pregiudicare il corretto espletamento di un servizio pubblico quale è quello cimiteriale». Sono soltanto quattro gli operai rimasti e sono impegnati su diversi fronti. Non bastano a svolgere tutti i compiti della macchina amministrativa e sono sufficienti i periodi di ferie e le assenze per malattia per mettere il sistema in difficoltà. Non molti anni fa ce n'erano otto (era il 1995), poi - man mano che andavano in pensione - non sono stati sostituiti, così come imposto dalle ultime leggi finanziarie. Un aiuto arriva dai lavoratori socialmente utili, ma ci sono naturalmente dei limiti, se non altro perché questo contributo in termini di manutenzioni, pulizia e varie sistemazioni è limitato nel tempo, in base alla disponibilità economica per l'impiego dei cassintegrati.

Con le sole forze a disposizione, il Comune non riesce più a proseguire tenendo in mano i cimiteri, considerando l'impegno per le tumulazioni, i funerali e la cura delle strutture. Quindi diventa quasi inevitabile esternalizzare. Al camposanto di Arten però si aggiunge un altro problema, quello dei loculi ormai in esaurimento e per il quale non c'è ancora un rimedio dopo lo stop della Soprintendenza (la struttura è sotto tutela dei Beni monumentali) che ha bocciato il progetto della precedente amministrazione del prefabbricato su uno spiazzo in superficie, volendo una costruzione sottoterra troppo costosa e impraticabile (lo spazio è poco e non si può fare). Era la priorità del Piano delle opere pubbliche 2014 (a bilancio 70 mila euro).

Raffaele Scottini

30 Luglio 2014

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