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Corriere delle Alpi

Moschea, i fonzasini chiedono il ricorso

Lira: «Tempestato di telefonate dai cittadini per l’appello al Consiglio di Stato, l’amministrazione tace e non dà notizie».

I fonzasini spingono per l'appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Venezia che ha riaperto la partita della moschea ad Arten, o sala di preghiera che dir si voglia, accogliendo il ricorso presentato dalla Samaria costruzioni (che ha la proprietà dell'edificio) contro il diniego del Comune. Il 22 maggio è stata depositata la sentenza da cui è scattato il termine di due mesi per fare appello, quindi i tempi stringono e il paese freme. Nel frattempo, sulla questione è calato il silenzio: «Come mai tutto tace e nessuno si esprime?», sbotta il consigliere di minoranza Fermino Lira (gruppo Rinnovamento per la comunità), che è stato contattato da diverse persone. «La gente continua a domandarmi informazioni e mi chiede di fare una protesta pubblica per dire che non vuole questo complesso che comprende una sala di preghiera. Alla fine, se si va a vedere il progetto depositato, c'è il minareto. Lo scopo è fare la moschea», dice. «Mi hanno telefonato almeno in venti. Probabilmente è da indire una dimostrazione pubblica», prosegue il consigliere, domandandosi «che intenzioni ha l'attuale amministrazione Pellizzari? È sua volontà impugnare la sentenza oppure no? Il Tar è stato chiaro e non dà nessun punto a favore del Comune. Ho parlato qualche giorno fa col sindaco e mi ha risposto che sta valutando con l'avvocato per capire se fare appello o meno. Però la gente vuole il ricorso e il 22 luglio scadono i termini per presentarlo. I tempi sono stretti», sottolinea.

«L'amministrazione dovrà pur portare l'argomento a breve, anzi a brevissimo in consiglio comunale, oppure indire una riunione pubblica, perché la gente vuole sapere cosa sta succedendo e nessuno gli sa dare una risposta. Ecco perché hanno telefonato a noi della minoranza, a me in modo particolare stanno chiamando in continuazione», aggiunge Lira, che si chiede anche «come mai l'amministrazione uscente guidata da Furlin non ha portato a conoscenza della popolazione nei giorni della campagna elettorale (le elezioni si sono tenute il 25) la sentenza decisa a Venezia il 7 maggio e depositata in segreteria il 22. Nessuno ha detto niente», attacca il capogruppo di Rinnovamento per la comunità. «E poi, chi ha raccolto le firme (quelle della petizione), dopo le votazioni non si è più fatto vedere e non ha più caldeggiato la situazione. Alla gente non interessano posizioni politiche di destra o sinistra», rimarca Fermino Lira. «le persone vogliono sapere quello che sta succedendo e pretendono dal Comune che venga fatto qualcosa».

Parallelamente, il consigliere Massimo Corso (Per Fonzaso) ha presentato un'interrogazione in vista del prossimo consiglio comunale di lunedì prossimo, mentre il sindaco Ennio Pellizzari temporeggia: «Vedremo cosa esce dalla discussione in consiglio».

10 Luglio 2014